Le Asteracee formano con le loro oltre 200.000 specie la famiglia più grande del regno vegetale.
L’area di distribuzione è estremamente vasta, poiché sono presenti in tutti i continenti, a tutte le altitudini e in ogni clima: le Asteracee sono particolarmente abbondanti nelle regioni secche o addirittura aride, quali i paesi circummediterranei, quali l’Africa australe, l’Australia meridionale e l’America (ad ovest degli Stati Uniti, il Messico e le Ande).
La maggior parte di esse sono delle erbe (Artemisia), difficilmente infatti si tratta di arbusti (Inula) ed eccezionalmente di alberi (Brachyleana).
La loro organizzazione floreale ha dato anticamente origine al nome di “composite”: ogni loro capolino floreale è composto da decine e centinaia di fiori, che li fa assomigliare ad un fiore unico (i fiori esterni- le ligule- diventano i petali, mentre quelli centrali – i tubuli – rappresentano gli stami). E’ il motivo per il quale sono considerate le piante più evolute.
L’area di distribuzione è estremamente vasta, poiché sono presenti in tutti i continenti, a tutte le altitudini e in ogni clima: le Asteracee sono particolarmente abbondanti nelle regioni secche o addirittura aride, quali i paesi circummediterranei, quali l’Africa australe, l’Australia meridionale e l’America (ad ovest degli Stati Uniti, il Messico e le Ande).
La maggior parte di esse sono delle erbe (Artemisia), difficilmente infatti si tratta di arbusti (Inula) ed eccezionalmente di alberi (Brachyleana).
La loro organizzazione floreale ha dato anticamente origine al nome di “composite”: ogni loro capolino floreale è composto da decine e centinaia di fiori, che li fa assomigliare ad un fiore unico (i fiori esterni- le ligule- diventano i petali, mentre quelli centrali – i tubuli – rappresentano gli stami). E’ il motivo per il quale sono considerate le piante più evolute.
Un elevato numero di esse sono aromatiche; citiamo quanto segue:
-Le Achillea: A. ligustica, A. millefolium, A. moschata.
-Le Ambrosia: A. artemisiaefolia.
-Le Artemisia: A. absinthium, A. afra, A. annua, A. arborescens., A. dracunculus, A.
herba-alba, A. pallens.
-Le Auklandra: A. costus.
-Le Blumea: B. balsamifera.
-Le Chamaemelum: C. nobile.
-Le Chrysanthemum : C. balsamita var. balsamita, C. parthenium, C. vulgare.
-Le Coniza: C. Bonariensis, C. canadensis.
-Le Eriocephalus: E. punctulatus.
-Le Helychrisum : H : gymnocephalum, H. italicum ssp serotinum, H. stoechas.
-Le Inula : I. graveolens, I. helenium, I. viscosa.
-Le Liatris.
-Le Matricaria: M. recutita.
-Le Ormenis: O. mixta, O. multicola.
-Le Petasites: P. officinalis.
-Le Pteronia : P. incana.
-Le Santolina: S. chamaecyparissus.
-Le Solidago: S. canadensis, S. puberula, S. virgaurea.
-Le Tanacetum: T. annuum.
-Le Tagetes: T. glandulifera.
Artemisia absinthium (Artemisia assenzio)
Helychrisum italicum ssp serotinum (Elicriso italico)
Tanacetum annuum (Tanaceto)
La diversità dei principi aromatici è tale che le piante di questa famiglia sono oggetto di intense ricerche, in particolar modo per quanto concerne i lattoni sesquiterpenici la cui potenzialità è antitumorale.
I chemiotipi sono frequenti, soprattutto tra le Artemisia e le Chrysanthemum. I chetoni sono molto diffusi, in modo particolare nei generi Achillea, Artemisia, Chrysanthemum e Eriocephalus.
I chemiotipi sono frequenti, soprattutto tra le Artemisia e le Chrysanthemum. I chetoni sono molto diffusi, in modo particolare nei generi Achillea, Artemisia, Chrysanthemum e Eriocephalus.
Il chamazulene è tipico di questa famiglia (Achillea, Artemisia, Eriocephalus, Matricaria).
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